Il carciofo per gli scienziati si chiama Cynara scolymus.
Quindi, prima cosa che imparo in questa gioranta, è che l’amaro Cynar evidentemente prende il nome da ciò (non lo sapevo, non me l’ero mai chiesto. Ora lo so).
I carciofi mi piacciono molto: c’è bisogno di tempo per prepararli, ma ne vale la pena (questa è una cosa solo ed esclusivamente personale).
Ho scoperto stamattina che Pablo Neruda ha scritto addirittura l'”Ode al carciofo”.
I siti di ricette sono pregni di soluzioni su come cucinare i carciofi.
In inglese si dice “artichoke”, si pronuncia “articioc”: esattamente come in dialetto ferrarese (e, a dirla tutta, una mini ricerca su internet mi dice che è dialetto anche a Cremona-Novara-Mantova-Milano-Reggio nell’Emilia-Torino). Altro motivo per provare stima nei confronti del carciofo.
Gli amanti delle particolari composizioni fatte con prodotti by Rizla o Smoking mipotranno ricordare anche un altro tipo di carciofo! Ma non soffermiamoci…
C’è solo una cosa che mi lascia perplesso…perchè i carciofi nei supermercati non si pagano a peso ma a pezzo?
Ieri ne ho comprati 4: erano lievemente differenti tra loro (quindi ritengo di peso, seppur trascurabile, diverso) e costavano 90 cent ognuno.
Basta, fine della storia sui carciofi.
Pensavo di meglio anche io…che post di merda!