4 anni di allenamento per la medaglia di Legno

Parto da una premessa: nel 2006 ho avuto l’onore di lavorare per 4 mesi nell’organizzazione delle Olimpiadi di Torino.
E’ stata e per sempre rimarrà una delle esperienze più incredibilmente fantastiche della mia vita.
Ho consociuto un mucchio di campioni e di atleti e ho potuto vedere coi miei occhi cosa significa praticare uno sport “minore”: mi hanno insegnato, a loro insaputa, l’importanza della dedizione, della passione, del “lo faccio anche solo perchè piace a me”..
Lo spirito olimpico si basa sempre (in teoria) sulla celeberrima frase del barone Decoubertin “L’importante è partecipare”. Tuttavia un vero atleta gareggia anche per vincere…Mi sembra umano!
Portarsi a casa una medaglia dopo 4 anni di sforzi e fatiche dev’essere una gioia indescrivibile.
Ho ancora impresso nella memoria la canadese Melissa Hollingsworth, medaglia di bronzo nello Skeleton a Torino 2006.
1) credo che almeno l’80% del mondo non abbia assolutamente idea di cosa sia lo Skeleton
2) non so Melissa cosa faccia nella vita, ma non credo che lo Skeleton le abbia dato la possibilità di arricchirsi, economicamente parlando
Beh, alle premiazioni in Piazza Castello di Torino, alle quali assistetti, salendo sul gradino più basso del podio Melissa era in lacrime.
Lacrime di una gioia, credo, immensa.
La 4^ classificata di allora non so chi sia: cercando velocemente su internet non ne ho trovato traccia (magari approfondendo ci potrei arrivare).
La differenza tra Melissa e la 4^ è una sola e viene evidenziata da questo mio articolo: di Melissa ho trovato facilmente il nome, della 4^ non si trovano facili notizie.
Eppure entrambe si sono allenate duramente per i 4 anni precedenti ed hanno onorato la loro gara.
La vita, in questo caso, è stata solo una questione di millesimi di secondo: pochi millesimi che hanno permesso a Melissa di essere ricordata e alla 4^ di essere accantonata.
E’ lo sport. E’ la vita. Entrambi a volte veramente beffardi!

Spesso mi piace mettermi dalla parte dei più deboli e quindi ad ogni gara vista a Sochi, per una sindrome strana, il mio primo pensiero è sempre andato al 4° classificato: come si sarà sentito? Cosa avrà provato? Avrà iniziato a recriminare con i soliti “se in quella curva non muovevo il labbro non avrei perso 10 centesimi”…”se avessi limato un pò di più il pattino destro forse avevo più scorrevolezza”…
Un vero senso di dispiacere nei confronti di chi, per un pelo, non ha potuto godere la gioia di salire sul podio.

Per questo motivo, in loro onore, mi sono voluto prendere la briga e il grande sbattimento di andare a cercare i nomi di tutti i QUARTI classificati: impresa complicata tra l’altro, in quanto anche nel sito ufficiale di Sochi2014 per accedere alle classifiche finali bisogna cliccare almeno 3 volte all’interno della stessa disciplina…in quanto, chiaramente, le prime informazioni che hai sono riguardanti solo il podio.

Quindi bravi a:
PATTINAGGIO DI VELOCITÀ – Tae Bum Mo, Nico Ihle, Denis Yuskov, Seung Hoon Lee, Hong Zhang, Olga Fatkulina, Marrit Leenstra, Claudia Pechstein, Olga Graf, Nazionale Canadese Maschile (Mathieu GIROUX, Lucas MAKOWSKY, Denny MORRISON), Nazionale Giapponese Femminile (Misaki OSHIGIRI, Maki TABATA, Nana TAKAGI)

SHORT TRACK – Wenhao Liang, Dajing Wu, J.R. Chelski, Quihong Liu, Jessica Smith, Jorien Ter Mors, Nazionale Olandese Maschile (Daan BREEUWSMA, Niels KERSTHOLT, Sjinkie KNEGT, Freek VAN DER WART), Nazionale Russa Femminile (Olga BELYAKOVA, Tatiana BORODULINA, Sofia PROSVIRNOVA, Valeriya REZNIK)

PATTINAGGIO ARTISTICO – Javier Fernandez, Gracie Gold, Qing Pang e Jian Tong, Nathalie Pechalat e Fabian Bourzat, Nazionale Italiana di Pattinaggio su Ghiaccio

CURLING – Nazionale Cinese maschile e Nazionale Svizzera femminile

BIATHLON – Simon Eder, Anton Shipulin, Ole Einar Bjoerndalen, Jakov Fak, Nazionale Norvegese maschile (staffetta 4×7,5), Gabriela Soukalova (in 2 gare), Karin Oberhofer, Teja Gregorin, Nazionale Ceca femminile (staffetta 4×6), Nazionale mista Russa

CROSS COUNTRY – Iivo Niskanen, Maxim VYLEGZHANIN, Anders Gloeersen, Alex Harvey, Nazionale Norvegese maschile (sprint), Nazionale Norvegese maschile (staffetta), Aino Kiasa Saarinen, Therese Johaug, Astrid Jacobsen, Kerttu Niskanen, Nazionale Tedesca femminile (sprint), Nazionale Francese femminile (staffetta)

SALTO – Thomas Diethart, Severin Freund, Nazionale Polacca maschile, Sara Takanashi

COMBINATA NORDICA – Alessandro Pittin, Nazionale Francese (staffetta), Bjoern Kircheisen

SCI ALPINO – Aksel Svindal, Stefano Gross, Marcel Hirscher, Otmar Striedinger (in realtà 5° per un ex-aequo al 3°), Kjetil Jansrud, Daniela Merighetti, Matia Hoefl-Riesch, Nadia Fanchini, Lara Gut, Tina Maze

FREESTYLE – Marc Antoine Gagnon, Guagnpu Qi, Brady Leman, Josiah Wells, Adreas Haatveit, Aiko Uemura, Nina Li, Ophelie David, Virginie Faivre, Anna Segal

SNOWBOARD – Patrick Bussler, Aaron March, Paul Henri De Le Rue, Shaun White, Sven Thorgren, Ina Meschik, Corinna Boccacini, Faye Gulini, Hannah Teter, Sina Candrian

BOB – Alexander Kasjanov, Maxim Belugin, Esme Kamphuis, Judith Vis (manca ancora il Bob a 4)

SKELETON – Tomass Dukurs, Katie Uhlaender

SLITTINO – Andi Langenhan, Alex Gough, Tristan Walker, Justin Snith, Nazionale Candese maschile (Alex GOUGH, Samuel EDNEY, Tristan WALKER, Justin SNITH)

HOCKEY – Nazionale USA Maschile, Nazionale Svedese femminile

So che ha un valore fine a se stesso, ma da parte mia c’è una stima incredibile nei vostri confronti

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