Giorgio, una storia di amore e odio.
Giorgio non è un semplice pupazzo: è il Sig. Giorgio, punto e basta.
Giorgio da 8 anni è, in tutti i sensi, il mio braccio sinistro.
Giorgio è colui che mi ha fatto andare in TV senza mai mostrare il mio braccio sinistro (che esiste. Anzi, sono un mancino, quindi se non l’avessi non saprei nemmeno scrivere).
Vive con me dal 2006, ha esordito in Rai nel 2007 (quando ancora si chiamava Merletto), mi ha portato a Zelig, su Comedy Central, su Sky Uno, su Disney Channel.
Mi ha accompagnato in ogni angolo dell’Italia e del Mondo.
A volte l’ho odiato perchè mi costringevano ad usarlo ed io volevo fare altro.
Ma Giorgio è Giorgio. E’ il pupazzo più umano che abbia mai conosciuto.
Non parla, ma non per questo non dice niente. Basta la sua espressione.
Mi sembra molto stupido star qui a lamentarmi della perdita di un pupazzo, tuttavia l’ho già detto all’inizio: il Sig. Giorgio NON È UN PUPAZZO!
E’ un altro me. Mi ha sempre salvato in ogni spettacolo: la sua presenza è sufficiente, anche se non fa niente.
Questa notte (oggi è il 3 Giugno) qualche maledetto figlio di nessuno mi ha sfondato il lunotto posteriore. Già per questo motivo un bel carico di maledizioni ti dovrebbero raggiungere…
Non contento mi ha rubato la valigia con dentro lui, il mio amico, la mia spalla, il mio braccio, il mio partner.
Il resto che c’era in valigia chissenefrega, si ricompra. Così come ripagherò il vetro e come mi sono ricomprato un paio di mesi fa la chitarra (altro furto subito).
Il Sig. Giorgio è un pezzo unico. Non esistono altri Sig. Giorgio.
Esistono pupazzi simili, che potrò rimodellare ad immagine e somiglianza del Sig. Giorgio, ma lui è lui.
Chi lo ha rubato non ha idea del danno morale che mi ha arrecato. Non può nemmeno immaginarlo.
Ribadisco ancora: mi sento uno stupido a star qui a lamentarmi del furto di un “giocattolo” soprattutto di fronte ai mille veri problemi che ti può mettere davanti la vita.
Però oggi il mio problema è questo. Sono triste ed amareggiato.
Non so neanche io a chi appellarmi: non credo che il colpevole riesca mai a leggere nessuno degli appelli condivisi e stracondivisi gentilmente dai miei contatti di facebook e twitter e se anche lo dovesse fare, uno che non ha remore nello sfondare una macchina per rubare, vuoi che si faccia intenerire da tutto ciò?
Ne dubito…
Però ci provo: dal momento che l’unico destino non può che essere la spazzatura (il valore del pupazzo nuovo non raggiunge i 50€…), magari qualche passante che, per culo, ha letto il mio appello lo trova accanto ad un bidone mi può contattare.
La valigia in cui era contenuto era un vecchio trolley rosso…niente di più.
Ladri vi schifo, ma tanto!
Non riesco, non voglio e non posso augurarvi nulla di male. L’unica mia speranza è che la vita, spero, già difficile che state conducendo non veda vie di miglioramento: è il massimo che mi/vi posso augurare.
Mi rinchiudo in questo mio personalissimo “lutto” con una sola speranza: #ridatemiGiorgio