Giusto 7 giorni fa accadeva il furto più stronzo del quale sia rimasto vittima.
In 3 giorni la notizia si è diffusa ovunque: il Giornale di Brescia non solo mi ha concesso un articolo ma ha anche mandato una troupe per un servizio TG nella Tv Locale.
Rete Alfa e Telestense a Ferrara si sono occupate del caso (ok, c’è mio fratello di mezzo…ma che c’entra?).
Il mio amico Andrea Sambucco (uno dei migliori comici in circolazione…ricordate il Maniaco di Zelig?), che tutte le mattine è in diretta su RMC, mi ha chiamato portando il caso a livello nazionale su “No comment”.
Il Trio Medusa, che ho conosciuto solo di striscio tempo fa e che amo con tutto il cuore, ha risposto ad una mia mail dandomi spazio su Radio Deejay e divulgando ancora di più la notizia.
Il mio amico Ale Baldi si è adoperato perchè addirittura Studio Aperto ne facesse un servizio…ma a sto giro è andata gobba (ma ci abbiamo provato!)
Insomma, mi sono sentito un pò meno pirla ed un pò più capito.
Quel che ho perso non è un pupazzo: è un pezzo della mia carriera e di conseguenza della mia vita.
Nello sporco che il Sig. Giorgio ha accumulato negli anni (poveretto…era davvero sporco!) c’erano acari e macchie di mezzo mondo, di decine di palchi, di studi televisivi, di braccia che lo hanno toccato per provarlo, per farci una foto.
Il Sig.Giorgio avrebbe storie da raccontare da far venire la pelle d’oca…avesse solo la parola potrebbe convincere chi me l’ha rubato a farsi riconsegnare.
Ma lui mica è scemo…non lo è mai stato: non ha mai parlato, figurati se inizia a farlo adesso solo per trattare con dei delinquenti!
La follia che mi ha spinto a cercarlo con tutte le forze è semplice: mi rubi un personaggio, mi rubi una parte di me.
Non so quanti altri casi al mondo possano esserci come me e il Sig.Giorgio.
Non abbiamo mai avuto chissà quale notorietà, non è mai stato il principale protagonista di ogni mio spettacolo, non abbiamo mai avuto chissà quale repertorio insieme…però ha sempre viaggiato con me.
A volte sul sedile, quasi sempre chiuso in valigia. Quando era a casa posto fisso sul divano.
Nell’arco di 2 mesi mi hanno fottuto tutto: chitarra, cavaquinho, giacca, clave, giochi di magia, le pistole elettriche, il “gatto morto Virgola”, il cavallo, lo storico cartello “Applausi” e le manine per gli applausi, le pompette gonfiaculo, il flauto che ha suonato mio fratello alle medie per 3 anni prima di passarlo a me per i 3 anni successivi (flauto Yamaha del 1987!)…
Tutto mi hanno rubato. Mi dispiace ma…sticazzi! Le ricomprerò quelle cose, amen.
Il Sig.Giorgio era qualcos’altro: era degli aneddoti da raccontare, era una scusa da usare dietro le quinte, era il salvashow in alcune situazioni, era il “chepallelodevoancorausare!”.
Chi non ha capito questo mi ha subito detto “beh compratene un altro!”.
Certo…l’ho fatto. Ma non è Giorgio.
A parte che non è più in produzione lo stesso pupazzo, per culo ho trovato un rimasuglio di magazzino da Festival e mi è già arrivato: è più piccolo, motivo in più per rimarcarne la differenza.
L’ho chiamato Giancarlo e ci giocherò nello stesso modo in cui giocavo con Giorgio.
Ribadisco che sono più che consapevole che la vita talvolta ci mette di fronte a veri problemi, questo però non lo riesco a non considerare un problema.
Ho un altro pupazzo ma non ho la stessa voglia di usarlo: è un altro personaggio.
Non so in quanti possano capire questo mio punto di vista, ma così è.
I ladri si fottano (a proposito…il lunotto posteriore mi è costato solo 510 €).
Giorgio spero solo che non solo riesca a prendere parola per una volta nella sua vita…spero prenda anche la forza: poi decida lui cosa fare.
The show must go on e, paranoie a parte, sempre col sorriso