Non mi è mai particolarmente piaciuto fare i conti alla rovescia, ma fatto sta che tra 7 giorni esatti sarò già in Valle d’Aosta pronto a mettermi in sella, il mattino dopo, e partire per questa mia nuova avventura: la Via Francigena.
Quando si avvicinano i momenti tanto attesi, mi ricordo che dentro di me vivono almeno 3/4 Paoli.
Quello che prende il sopravvento, in questi casi, è quello delle mille domande…quello che deve mettersi mille dubbi…quello che vuole permettersi di avere anche delle preoccupazioni.
Oggi la mia Pasquetta l’ho passata annusando le decine di barbecue che ho incontrato lungo gli 80 km di allenamento che mi sono fatto. Pausa pranzo dai miei con mio nonno Egidio che, candidamente, mi ha chiesto (rigorosamente in dialetto) “perchè ti fai tutti quei chilometri?”.
Appunto…perchè?
La trovo una domanda normalissima, soprattutto se posta da mio nonno o dai miei genitori.
Eppure, con tutto il bene ma senza sconti e senza dover dare risposte di circostanza, di fronte alla tipica domanda “Perchè?” a me viene spontaneo rispondere sempre “Perchè no?!?”
Sto bene, sono in salute, non devo rendere conto a nessuno, da anni riesco a fare quel che mi piace, ho un lavoro che mi permette di gestirmi la vita, quasi sempre, come meglio credo…insomma, parafrasando un frase dalla canzone Come mi pare di Fabi-Silvestri-Gazzè, “…sono libero ed incosciente, quindi posso serenamente fare, come mi pare!…”
Oggi tra l’altro è partito, per lo stesso tragitto, Pietro, un ragazzo che vive sulla sedia a rotelle, conosciuto di persona domenica scorsa e che, dalla sua casa di Somma Lombardo, si farà tutta la Via Francigena con la hand-bike.
Anche a lui suppongo abbiano chiesto un mucchio di “Perchè?”…non so come mai, ma per quel poco che ho potuto, per ora, conoscerlo, mi viene da pensare che anche per lui, la prima risposta, sia sempre “Perchè no?!?”
Se uno dei Paoli mi mette addosso i dubbi, un altro dei Paoli è invece quello che mi sprona a guardare sempre oltre ogni schema.
Mi è venuta voglia di fare la Via Francigena, mi è venuta l’idea di farla facendo spettacoli, mi è salita l’adrenalina nel cercare di organizzarla nel modo più preciso possibile (anche se ritengo che il termine “preciso” mi si addica poco…): se tutte queste sensazioni non mi fossero girate nelle vene, chiaramente avrei pensato che la scelta magari non era delle più giuste.
E invece mi gioco quest’ultima settimana prima del “salto” riempiendo tutte le borse che mi porterò dietro: quella dei vestiti, quella delle speranze, quella delle preoccupazioni e quella, sempre vuota ma inspiegabilmente pienissima ogni qualvolta se ne presenti la necessità, dell’improvvisazione.
Altra domanda che mi porto dietro da quando ho fatto il Cammino di Santiago: cosa vai cercando?
Risposta: niente. O forse tutto.
Non sai mai cosa può succedere nelle vita: meglio viverla ora no?
Un altro paio di uscite questa settimana me le farò, giusto per tenere le gambe in movimento e, soprattutto, per ricordare al mio perineo che dovrà stare in quella posizione per 16 giorni, per qualche ora al giorno.
Il Noleggio Camper Verona ci ha messo a disposizione ad un prezzo stracciatissimo un Camper che mi precederà lungo il tragitto: potrebbe sempre risultare utile anche per eventuali riposi o rinfreschi lungo il percorso…
Gli amici di Bruni Sport di Ferrara mi regaleranno dell’abbigliamento tecnico che utilizzerò molto volentieri.
In settimana racconterò la mia imminente partenza su Radio 2 a Caterpillar e andrò a Milano a ritirare il GPS col percorso tracciato che mi viene gentilmente prestato da Sloways (dai quali tra l’altro ho avuto conferma che il 9 Aprile, durante la tappa Pavia-Piacenza, sarò il testimonial della tracciatura di un tratto del percorso ciclabile della Via Francigena. Tappa nella quale, oltretutto, sarò accompagnato negli ultimi chilometri da, nientepopòdimenoche, Giorgia Bronzini, 2 volte campionessa mondiale di ciclismo di strada, nonché sorella del mio amico Maurizio che condividerà il palco con me nella serata piacentina).
Le AVIS e le altre Associazioni che mi aspettano lungo il tragitto sono già pronte a tutto.
Direi che non manca più niente: se non mi dimentico il cervello è tutto a posto!