Aspettavo il 31 Dicembre per chiudere un anno al quale non avrei mai potuto chiedere di più per mettere la testa nella direzione del nuovo obiettivo che mi sono posto per questo 2017.
Passano gli anni, passa il tempo, cambiano le cose, cambiano le idee.
Ogni tanto cambiare non è che credo faccia bene, credo proprio che sia indispensabile.
Abbandonare strade conosciute per strade nuove, senza sapere cosa ci aspetta.
Non ricordo di chi sia la paternità di questa frase, tuttavia “il rischio fa perdere certezze ma a volte è bene rischiare” credo sia proprio il motto giusto, non solo per ciò che mi appresto a fare, ma per la vita in generale.
Si cambia! Dopo 5 anni ci prendiamo una pausa dal Made in FE, cambierò casa (sono già in fase trasloco, maremmamaialissima), centellinerò le serate e gli eventi e mi concentrerò sul progetto che mi terrà impegnato praticamente tutto l’anno.
Voglio rinunciare alle rinunce, perlomeno farlo il più possibile. Per questo motivo voglio permettermi di assecondare ogni mio desiderio, senza nascondermi dietro al falso muro del “eh ma come faccio?”, “non ho tempo”, “rimarrà un sogno”.
No.
Mi è venuta un’idea che, se mi fosse venuta solo un paio di anni fa, sarebbe rimasta lì: avrei iniziato a viaggiare con la mente, ci avrei pensato un po’, poi mi sarei girato dalla solita parte per continuare la stessa strada, pur ammettendo che della mia vita tutto possa dire tranne che sia monotona.
A dire il vero è un pò di tempo che sento la necessità di fare cose nuove, cose che mi mettano nella condizione di avere l’adrenalina del salto nel vuoto: aspettavo solo l’illuminazione che, come sempre succede, senza far niente ma semplicemente restando nel flusso delle cose che succedono, è arrivata.

Nell’anno in cui stacco il biglietto dei 40 anni, ho deciso di diventare un atleta.

Si, sono lucido.

L’unico sport a livello agonistico (se così possiamo definirlo) è stato il calcio dai 7 ai 19 anni, arrivando a giocare al massimo in 1^ categoria.
Scarso ero scarso, ma chissà se allenandomi a dovere e credendoci mi sarei potuto permettere almeno un paio di categorie più in su.
Poi mi sono dedicato al più vero fancazzismo, con la coscienza che ogni tanto mi portava ad iscrivermi in palestra, a lavorare in una palestra (so che può sembrare incredibile, ma per 3 mesi della mia vita sono stato anche istruttore di fitness al Michie Mouse di Viareggio. Si parla di una vita fa, ma è successo davvero), a fare sporadicamente un pò di sport e a divertirmi in giro: meglio una birra di una partita di calcetto.
Poi ci sono messi di mezzo Samu, Gugio e Guido che, stalkerandomi con dovizia, mi hanno convinto che comprare una mountain bike non era poi un’idea così malvagia.
Così nel 2013 mi sono deciso e l’ho fatto.
Ho trovato un nuovo habitat naturale: la bicicletta. Chi mi conosce già lo sa ed io so quanto posso diventare un rompipalle riguardo questo argomento. Mi fa stare bene. Mi libera la mente. Mi permette di fare sport anche quando esco per una semplice e veloce sgambata.
Il corpo in movimento mette la mente in movimento.
Ero il primo a prendere per il culo i ciclisti che uscivano tutti bardati contro il vento e il freddo in inverno e, tanto per dirne una, ora non mi ferma nemmeno la nebbia limortaccisua. Alla nebbia intendo.

Ora, non è che le birre non me le faccia più…anzi! Lo sport è perfetto per alimentare i vizi: ottima scusa per permettersi una birra è quella che il giorno dopo fai una bella pedalata e il corpo ringrazia.

Che pippone che sto tirando su eh!

Il tutto per dire che, alla faccia della competitività e dell’agonismo che non hanno mai preso parte ai miei pensieri, quest’anno farò la prima gara della mia vita.
Una gara di ciclismo intendo.
La mia carica agonistica resta la stessa e il decoubertiniano “l’importante è partecipare” è la base di tutto, ma visto che di gara si tratta, voglio perlomeno mettermi nelle condizioni di farla.

Ovviamente non si tratta di una gara qualsiasi, ma di una gara unica al mondo: la corsa ciclistica a tappe più alta del mondo.

L’Himalayan Highest MTB Race.

ladakh

Una gara tutto sommato veloce (le tappe sono solo 6) che si corre nel Ladakh, una regione che si trova in India al confine con Pakistan e Tibet.
La vera difficoltà della gara non sono tanto la lunghezza delle tappe e i dislivelli, quanto l’altitudine: si pedalerà ad una quota che va dai 3200 ai 5602 s.l.m. del Khardung La Pass, il passo carrozzabile più alto del mondo.
La partenza dall’Italia sarà il 29 Giugno, si faranno 3 giorni di acclimatamento con pedalate in quota per poi iniziare la gara il 3 Luglio. L’ultima tappa, la cronoscalata “Sky is the limit” si correrà l’8 Luglio per poi rientrare a casa il 10.

La gara è alla 3^ edizione, è organizzata da Wheel Without Borders e nelle precedenti edizioni, come a questa che farò io, hanno partecipato anche ciclisti professionisti (o ex).
Competitività ce n’è, tuttavia le regole sono un po’ elastiche e basate sul buonsenso. Viste le ovvie e possibili difficoltà che il clima può dare, il ritirarsi da una tappa non implica la squalifica definitiva dalla gara: ovviamente il giorno dopo si riparte con una forte penalità, ma si può proseguire e portare a termine le restanti tappe.
Puntare alla vittoria, anche di una singola tappa, mi sembra un pò eccessivo, anche se, a dirla tutta, non so come risponderò alla preparazione atletica: magari scopro risorse che non sapevo di avere.

Si perché, visto che se si fanno delle cose è giusto farle bene, mi sono procurato un preparatore atletico che mi seguirà per i prossimi 6 mesi con lo scopo di portarmi ad una condizione fisica eccellente.

Su questo blog ci sarà tutta la cronistoria di quel che farò, dall’inizio della preparazione alla fine della gara.

E pensare che il tutto è per merito di un mio intervento comico alle premiazioni degli IMA, gli Italian MTB Awards, un circuito di gare di MTB organizzato da Scapin.
Era il 27 Novembre ed eravamo nella splendida Rocca di Vignola, vicino a Modena.
Tra una premiazione e l’altra, dopo aver avuto occasione di sparare le mie minchiate, ho avuto la possibilità di conoscere gli organizzatori di questa gara ed una serie di persone che gravitano attorno al mondo della MTB in Italia.
Ho iniziato a sentire il sangue bollire. Immediatamente sono caduto nel solito e vecchio errore del “dai Paolo lascia stare…smettila…”.
Sono tornato a casa con il giornalino che parlava della gara. Leggevo e rileggevo tutte le notizie. Sono andato su internet a vedere i filmati.
Insomma un trapano nella testa.
Ho pensato “mi passerà”.
Poi ad un certo punto, alla domanda “ma perché?” mi sono semplicemente risposto “perchè no?!?”.
Perché non farlo? Perché non provarci? Perché non permettermi di vivere quest’esperienza? Perché nascondersi sempre dietro alle solite scuse?
Quante vite abbiamo a disposizione?
Ecco, questa volta ho deciso di prendermi questa libertà: la mia vita è più preziosa del denaro, quindi voglio permettermi di rischiare di perdere delle certezze, anche economiche, per concedermi questo sogno.

Cercherò dei partners ovviamente e sono anche certo al 100% che ne troverò, ma ad ora è tutto solo un salto nel buio.
E mi piace da morire.

Sarà un viaggio entusiasmante, con tante persone e tante storie e non vedo l’ora di iniziare.

A breve inizierà l’avventura e man mano inserirò tutti i dettagli: se vi va, se vi andrà, facciamo il viaggio insieme.
Perché ogni tanto avrò anche bisogno di una voce esterna che mi dica “DAI!!!”.
Come avrò sempre bisogno di quello che, ogni tanto, mi dica “Ma perché?!?”: per il solo gusto di rispondere…PERCHÈ NO?!?

Why not?!? Let’s ride

ps: a dirla tutta non sarà la prima gara…nella fase di preparazione sarò anche il testimonial, nonché uno dei partecipanti, della Atestina Superbike, una delle gare di MTB del circuito Scapin che si correrà ad Este (PD) il prossimo 11 Giugno. Ecco, in quella gara, a meno di un mese dalla partenza, mi renderò almeno conto di come starò fisicamente. E come in tutte le gare, per il Franceschini Style, l’importante sarà….partecipare!

8 pensieri riguardo “Anno nuovo, avventura nuova

  1. A te che sei quello che fa quello che nessun altro osa … chiedo di essere alternativo una volta in più … Basta frasi del tipo..” Mi piace da morire ” perché le parole adatte sono ..” Mi piace da vivere ” … noi attiriamo le cose nella nostra Vita attraverso i nostri sogni espressi con le Parole … Buon camino Paolo

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  2. Grande Paolo!
    Ciò che hai scritto ti fa onore! Penso che prima di tutto nella vita sia importante non avere rimpianti e se questo é ciò che desideri …..fallo!
    E molto più semplice rimanere in zona “confort” ove sai che non può accader nulla che aver “l’ardire” e aggiungo il coraggio di allargare i propri orizzonti e cimentarsi in nuove imprese….
    Ti stimo fra’! 😂😂😂
    Pierantonio Pierini

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  3. Carissimo Paolo, tra ciclisti ci si “da del TU”, no?Quindi permettimi di saltare i convenevoli ed inviarti i Ns migliori auguri per il viaggio che ti appresti ad iniziare. A scriverti sono Alessia e Giorgio, alias Tandemotion, coppia nella vita e sulle 2 ruote che gareggia in Tandem MTB per passione e per solidarieta’. Il Ns obiettivo per il 2017 e’volto alla raccolta fondi necessari all’acquisto di uno o piu’tandems da destinarsi all’Associazione sportiva dilettantistica SPORTELLA che, in Piemonte, promuove la pratica sportiva tra atleti ciechi ed ipovedenti. Per raggiungere il Ns scopo parteciperemo, tra le altre gare, alla Mongolia Bike Challenge 2017, ovviamente con la ns bici allungata. Quale mezzo migliore di un Tandem per superare le barriere fisiche, culturali, architettoniche di chi convive con una disabilita’ fisica o psichica?Il Tandem e’ infatti solidarieta’in movimento, e’supportarsi a vicenda per raggiungere un obiettivo comune; e’dividere la gioia del vento in faccia e la fatica della salita. Il Tandem e’metafora di vita, in un mondo ideale in cui le persone amano incondizionatamente le altre persone e fanno a gara per tendere una mano come gesto di aiuto. Saremmo lieti di poter “sfruttare”la tua passione per il ciclismo e la tua notorieta’per aumentare la visibilita’del Ns progetto. Hai voglia di aiutarci?Basta anche solo un clic :) Qualora fossi interessato a saperne di piu’ seguici sul ns blog o sulla ns pagina Facebook https://www.facebook.com/tandemotion2/. Puoi anche scrivere ad alessiac84@yahoo.it Grazie qualora vorrai aderire anche tu alla Ns gara di solidarieta’. In questo caso, si vince sempre!!!

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