Qui passa un mese alla volta e neanche me ne rendo conto. Eravamo rimasti che dovevo andare a ritirare le bici dai miei partner di Scapin: ebbene, le mie belle bimbe sono con me e hanno già macinato un bel pò di km.


Senza addentrarmi troppo nelle caratteristiche tecniche (anche perché direi sicuramente delle minchiate clamorose), i modelli delle bici sono la Anouk per quanto riguarda la bici da corsa e, quella che mi ha fatto realmente venire gli occhi a cuore, la Oraklo per quanto riguarda la mountain bike. Sono belle, leggere…le pulisco. Si le pulisco!
Il giorno che le ho portate a casa, la prima notte le ho fatte “dormire” in salotto: sono a livello preoccupante vero?…

Nel frattempo prosegue la preparazione atletica: quando a Luca, il mio coach, dissi, ad inizio gennaio, che la mia intenzione era quella di diventare la cosa più simile ad un atleta, direi che sono stato preso in parola.
Sicuramente un atleta professionista si farà delle grandi risate a vedere il mio programma, ma per quanto riguarda il sottoscritto posso assicurare che c’è una certa intensità.
Innanzitutto ho dovuto capire cosa volesse dire tutta sta roba…la prima volta che ho aperto la scheda mi sono subito tornate in mente le mie stagioni in Egitto e le pareti dei Templi di Luxor ricoperte di geroglifici.

differenze
Diciamo che sto tenendo il ritmo così come richiesto, ma diciamo allo stesso tempo che non è che tutte le mattine, al risveglio, le gambe siano sempre così rilassate.
Ma più che le gambe il “problema” al momento più grosso è il perineo: fa brutto dire che ho passato un paio di giorni preoccupato perché non avevo più sensibilità?
Poi li sotto, nel Paradiso, si è ristabilito tutto, ma evidentemente farsi almeno 3h di bici al giorno per 6 giorni a settimana implica non solo che si abituino le gambe ma anche tutto l’ambradan.

Ho fatto un nuovo test, questa volta legato proprio alla bici. Ho scoperto un nuovo aggeggio, il ciclomulino, che, collegato ad un software (il Magnetic Days), ti crea un programma di allenamento da poter fare al chiuso: visto che il test è legato alle intensità e alla mia condizione (tanto lo so che non sono preciso a spiegare in cosa consistono i test: lo testimonia lo screenshot relativo alla spiegazione del test nel post precedente)

screen-luca

ho dovuto pedalare fino a quando le gambe e il mio cuore sono arrivati ad un pelo della morte clinica.
La cosa più bella del test, tuttavia, è stato il grande exploit del mio cervello.
Test a Desenzano alle 10 del mattino. Partenza da casa alle 8,30. Carico la bici in macchina, controllo 2 volte la borsa e che ci sia tutto, arrivo a Desenzano, vado nello spogliatoio per cambiarmi, apro la borsa…ed ecco che ho lasciato le scarpe a casa…Quando faccio queste cose mi piacerebbe semplicemente avere accanto una persona grandissima a darmi dei pugni, fortissimi e tantissimi.
Fortuna che a pochi km da lì c’era un negozio di articoli sportivi. Ma non di neuroni.

test
Gli allenamenti sono programmati in base alle intensità: quel che devo fare lo devo fare in base al cardiofrequenzimetro per tot tempo alla volta. Nonostante ciò, dal 2 Gennaio ad oggi, tra mountain bike e bici da corsa, ho pedalato circa 2000 km.

Continuo anche a fare le mie serate, gli eventi e quel che c’è da fare: questo mi porta a dovermi organizzare le giornate e la macchina, perché devo sempre trovare il modo di avere la bici con me.
Se all’inizio è stato un certo sbattimento, una volta presa l’abitudine è diventato tutto più semplice.
E’ anche vero che, quando ci sono di mezzo altre persone, bisogna organizzarsi un po’ meglio…

Ad esempio lo scorso 17 Febbraio io e Mattia siamo partiti presto al mattino da casa per un lavoro che ci avrebbe tenuti impegnati tutto il giorno nelle zone di Bergamo. La bici attaccata perché il giorno dopo non potevo cazzeggiare…Così il mattino del 18, nonostante le poche ore di sonno, culo in sella in direzione Brescia dove Mattia mi ha preceduto con la macchina: doccia, pranzo, un pò di relax e via per Venezia dove ci aspettava un’altra serata. Ecco: diciamo che ci sono alcuni momenti in cui mettere insieme il tutto diventa un po’ brigoso, ma io lo so che tutto ciò sarà ripagato da quel che andrò a fare! DAI!

Perchè sto facendo tutto ciò? “Perché” mi chiedono delle persone?
A parte il solito “perchè no”, ho scelto di provare a fare una cosa che non avrei mai pensato di poter fare.
Non avrei mai pensato nella mia vita di mettermi in gioco per provare a diventare un atleta: non ci diventerò, lo so. Gli atleti sono un’altra cosa. Ma volevo capire cosa si prova ad allenarsi con costanza ed assiduità per raggiungere un obiettivo. Se penso alle intensità dei miei allenamenti che, in confronto ad atleti professionisti, non sono nulla, capisco quanta forza di volontà sia necessaria.
Cambiano molto le dinamiche di vita, soprattutto per uno come me che era abituato ad andare a letto sempre tardi e a svegliarsi, di conseguenza, tardi.
Adesso, salvo giornate particolari, a letto ci vado sempre entro la mezzanotte e la sveglia è sempre, a seconda dei giorni, tra le 7 e le 8.
Esco di meno, ho una vita sociale un pò meno sociale, cerco di restare concentrato su ciò che devo fare.
So bene che, per motivi di lavoro, c’è chi si sveglia molto prima e durante la giornata magari si scartavetra le palle nel fare un lavoro duro e poco soddisfacente: ma per me è una novità e, a prescindere, è un altro discorso.
Si tratta di cambiare molte cose. Anche riguardo l’alimentazione: devo cercare di stare attento a ciò che mangio perché se mi appesantisco o se non mangio in maniera corretta e regolare, pedalare poi per 3 o 4 ore con le intensità necessarie non è la stessa cosa.
E comunque, se proprio mi andasse di fare il vero secchione, queste sono le indicazioni di Marianna, la mia nutrizionista…….sigh….

SPRITZZONE.png
Inoltre non è che una volta fatta la pedalata me ne sto sul divano a guardare il soffitto: nel resto della giornata c’è da fare tutto il resto.
Organizzazione, controllo e tanta convinzione. Che è poi la stessa ricetta che ci vuole per ogni cosa si voglia fare nella vita, sempre che si voglia farla bene.

E’ una bella avventura, è molto stimolante: continuo a conoscere persone e storie che non fanno altro che darmi sempre più voglia di portare avanti il tutto, anche in quelle mattine in cui, come successo a metà Febbraio, fuori c’è nebbia, le gambe sono pesantissime, devo preparare uno spettacolo o gestire un evento, mi arrivano delle telefonate di lavoro che mi tengono impegnato anche mentalmente e so che mi aspettano 90 km da pedalare. E’ solo questione di testa: essere sul pezzo. Ma è in quei momenti che mi dico da solo DAI!

Ma mi sto anche divertendo molto e questa è la cosa positiva.
Ho fatto la mia prima uscita di gruppo con la bici da corsa: mi sono aggregato al mio amico Max, l’ho raggiunto a Desenzano (si, sempre là) e, con i suoi amici, ci siamo fatti una bellissima pedalata sulle rive del Lago di Garda.
Sono uscito col mio amico Manto che nella vita fa il motociclista e per prepararsi all’imminente campionato di Superbike che lo vedrà impegnato, si allena anche con la mountain bike: ecco, lì ho capito la differenza che c’è tra me e un atleta. E’ vero che ha 16 anni meno di me, ma stargli dietro tra i sentieri infangati della bassa ferrarese è stata dura. Se poi penso che per almeno 1 ora ha pedalato con la gomma posteriore bucata (ma a terra per davvero!) e andava come un missile…vabbè!
C’è anche da dire che con 2 mesi di preparazione alle spalle non posso nemmeno pretendere chissà che cosa, ma insomma…credo che anni e anni di investimenti in birre e in una vita di divertimenti e zero sport è già buono quel che sto facendo.
Ah: posso dirlo che la maggior parte delle strade asfaltate fanno cagare o è meglio che me lo tenga per me? Dai vabbè, non lo dico…facciamo che l’ho solo pensato.

A proposito, a chi si sta chiedendo “ma…va bene l’allenamento…va bene la passione…va bene l’obiettivo…………..ma……………….….figa?”: no.
Uuuuuh…WoW eh!

Bon: adesso si prospetta un mese un pò anomalo. Allenamenti, serate ma, soprattutto, un viaggione da urlo. La prossima settimana parto per l’India (non c’è niente da fare: è l’anno dell’India!): è una cosa che avevo programmato già lo scorso Settembre e non ho intenzione di perdermi, dopo anni che gli faccio la pista, l’Holi Festival. Ovviamente non starò a cazzeggiare per 10 giorni: niente bici, ma correre e fare esercizi è una cosa fattibile in ogni angolo del Mondo e così sarà. Namastè! (Alè! Direbbe Gabbani)

Mentre sarò via comunque i miei amici di Bogus, coi quali ho fatto delle riprese bellissime in questi giorni, mi sforneranno un nuovo video che si potrà vedere sulla mia pagina (www.facebook.com/paolofranceschinishowman).

BOGUS.jpeg

Che bellezza! Aspetto solo che il clima si metta sempre meglio (si perchè se a Gennaio lottavo col ghiaccio, negli ultimi 10 giorni ho lottato più volte col vento e sinceramente non so cosa sia meglio…o peggio…) e avanti così! DAI!

Al prossimo aggiornamento!

DAI DAI DAI DAI DAI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Un pensiero riguardo “Anche il 2° mese se n’è andato

  1. Post it: portare qualche incenso buono alla ZiaPol … di quelli veri, non quelle chiaviche che si trovano alle ‘nostre’ fiere d’Oriente… Buon viaggio, buon divertimento, buon lavoro … Besosss

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