Ci risiamo: anno nuovo, avventura nuova. Il tema è sempre la bici su un percorso “storico”.
Oggi è venerdì 19 Febbraio, quindi da domani mancheranno esattamente 45 giorni alla partenza e, come sempre succede, c’è un turbinio di pensieri dentro la mia cabeza.
Le solite domande: ce la farò? Ne uscirò incolume?
Le solite risposte: certo che si! Certo che si!
L’idea è nata la scorsa estate, fresco del ritorno dal mio Cammino di Santiago.
Perché non provare una simile esperienza nella nostra bella Italia? Ci sono posti semplicemente spettacolari, spesso sconosciuti ai più e non sufficientemente promossi a livello globale.
A questo giro ho scelto la Via Francigena. Ad essere precisissimi, la Via Francigena ha come punto di partenza Canterbury, in Inghilterra: io mi accontenterò di affrontare solo la parte italiana.
Che poi, “solo”…saranno all’incirca 1200 km…insomma non propriamente una passeggiatina!
Potevo però rendermi la vita facile subito? Certo che no!
Questa nuova esperienza la farò in collaborazione con Riso fa buon sangue, un tour comico del quale sono il presentatore ufficiale da ormai 6 anni e col quale giriamo le piazze italiane con lo scopo di portare divertimento e, soprattutto, per diffondere il messaggio riguardo l’importanza della donazione del sangue.
Eh si, RFBS è infatti “patrocinato” (mi si conceda questo termine) dall’AVIS e, sebbene non siano ad oggi state toccate tutte le regioni, è un’iniziativa (ri)conosciuta e sposata da tutte le Avis italiane.
Per questo motivo ho pensato fosse cosa buona e giusta unire l’utile al dilettevole: il 5 Aprile partirò dal Gran S.Bernardo (neve permettendo: nel caso qualche km più in “giù”) e prevedo di raggiungere Roma in 16 tappe con arrivo previsto nella tarda mattinata del 20 Aprile.
In 9 di queste 16 tappe mi esibirò col mio spettacolo: dove è scritto nella locandina qui sotto.
Sarà sicuramente un piacere poter percorrere ad un ritmo “umano” diverse regioni: partirò dalla Valle d’Aosta, per proseguire poi in Piemonte, entrerò in Lombardia e mi farò un pezzo della mia Emilia. Un breve passaggio per la Liguria mi farà entrare in Toscana che attraverserò per intero, fino ad arrivare nel Lazio con traguardo, appunto, nella Capitale.
Per questioni organizzative, in 2 tratti (a Viareggio e a Montepulciano) varierà di pochi km l’originale tragitto, non snaturando comunque l’intero percorso.
Diciamo che ho la consapevolezza di mettere a dura prova le mie forze: alcune tappe, almeno a vedere dalle mappe che sto reperendo qua e là, risultano estremamente facili in quanto totalmente pianeggianti. Altre si prospettano delle belle pannocchie: non c’è mai vera e propria montagna ma, per dire, il passo della Cisa mi porta oltre i 1000 m con pendenze non impossibili ma nemmeno così gentili. La Toscana, da Lucca in poi, è un continuo saliscendi che, spero, possa essere alleviato dagli spettacolari paesaggi che incontrerò.
Tuttavia, dico io, ma perché andare in sbattimento prima? Se le salite mi dovessero devastare, vorrà dire che scenderò dalla sella per spingere a mano. Easy!
Visto che ogni piccolo aiuto potrebbe essermi fondamentale, chi sa qualcosa sul percorso (inteso come strade, luoghi dove mangiare o dormire, luoghi da visitare, strade o sentieri da evitare o fare assolutamente, ecc…) o chi magari è in contatto con qualche realtà interessata ad accompagnare la mia esperienza (ad esempio Continental Italia mi fornirà i copertoni per la bici), mi può contattare su mail@paolofranceschini.org
Per ora nient’altro. Vado in bici che credo sia il caso di allenarsi un po’…
Ah no! Ho la frase che accompagnerà il mio tour!!!!
“Io ci metto le gambe, voi metteteci il sangue” (manco a Tarantino sarebbe venuta in mente)
Aloha